Monitor con video di nuotatore in piscina

IL NUOTATORE (va troppo spesso ad Heidelberg)

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IL NUOTATORE (va troppo spesso ad Heidelberg)

IL NUOTATORE (va troppo spesso ad Heidelberg)

videoambienti

Venezia, Palazzo Fortuny, 1984
  • Descrizione
  • Dettagli Tecnici
  • Credits

Apparentemente tutto è quiete. Un’atmosfera azzurrata e una musica avvolgente accolgono lo spettatore. I monitor, accostati l’uno all’altro, sono attraversati dalle bracciate di un nuotatore che si sposta di schermo in schermo. Dodici videocamere fissate sul bordo di una piscina, a pelo d’acqua, hanno reso possibili le riprese.

Con gesti ripetuti e affaticati, il nuotatore attraversa i televisori, instancabilmente. Una miriade di microeventi (una palla che cade, un’ancora che affonda…) si inseriscono nella scena principale, rimanendo relegati nei singoli schermi. È proprio in questa alternanza di eventi che si verifica la prima partecipazione diretta dello spettatore all’interno dell’installazione, elemento che caratterizzerà tutto il lavoro successivo di Studio Azzurro. Lo spettatore non assiste a una narrazione, ma è partecipe dell’evento che si svolge in quell’istante e che non sarà mai uguale a se stesso.

13 programmi video sincronizzati
25 monitor 25'
13 lettori 3/4
3 casse audio
progetto luci
una piscina ricostruita

Ideazione Fabio Cirifino, Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi
Regia Paolo Rosa
Fotografia Fabio Cirifino
Riprese video Giuseppe Baresi
Collaborazione alle riprese video Gianni Basso, Armando Bertacchi, Massimo Foletto, Walter Grazzani
Montaggio video Paolo Rosa
Suoni e musiche Peter Gordon
Progetto scenografico Flavio Albanese
Realizzazione a cura di Bisazza
Performer Aurelio Gravina