La Terra vistra dallo spazio

TRAIETTORIE CELESTI

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TRAIETTORIE CELESTI

TRAIETTORIE CELESTI

videoambienti

Cavaillon (Francia), Centre Culturel de Cavaillon, Esposizione “L'amour de Berlin”, 1990
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Parte di un cielo elettronico, sospeso sopra le teste dei visitatori, è precipitata al suolo, intrappolando nel riflesso del pavimento lucido l’immagine di una colomba. In alto, sui monitor, lo sguardo capovolto di un satellite Meteosat percorre e indaga la superficie della terra.

La narrazione di Traiettorie Celesti prende spunto dal titolo della rassegna che l’ha ospitata: “L’amour de Berlin”. L’assonanza con “le mur de Berlin” suggerisce una riflessione sul Muro come confine che delimita le aree del mondo. Oggi gli sguardi dei satelliti, l’istantaneità delle comunicazioni, la penetrabilità delle frequenze sembrerebbero scavalcare ogni frontiera. Ma forse esistono nuove barriere, muri invisibili che accrescono divisioni e proteggono privilegi. Anche la colomba, scelta come simbolo per la sua libertà di stabilire traiettorie che superano muri e frontiere, rimane intrappolata in queste reti.

3 programmi video sincronizzati
36 monitor 25' videowall
3 lettori 3/4
2 casse audio
lastra di specchio
15 mattoni

Ideazione Fabio Cirifino, Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi
Regia Paolo Rosa
Collaborazione alla regia Luca Scarzella
Fotografia Fabio Cirifino
Riprese video Giuseppe Baresi
Collaborazione alle riprese video Mario Coccimiglio
Montaggio video Cinzia Rizzo
Suoni e musiche Roberto Musci, Giovanni Venosta