Nel quarantennale di Luci di inganni, in occasione dell’Art Week e della Milan Design Week 2023, Memphis Milano e Studio Azzurro tornano a collaborare con un percorso di nuovi videoambienti pensato per la Galleria Memphis Milano.

Gli oggetti sfuggono alla loro staticità, entrano nello specchio, si impongono nel mondo delle immagini, ne muovono i sogni. I piccoli “teatri” della videoambientazione del 1982 slittano, si sfilano dalla rivendicata relazione con la “realtà” degli oggetti, escono dall’armadio – i monitor del 1982 lo evocavano con la loro profondità fisica e misteriosa –, si specchiano sulle superfici luminose di schermi piatti, in grandi dimensioni. È un cortocircuito: le lampade di Memphis, divertite dalle nuove estetiche accendono immagini, oggetti di luce in movimento: un albero delle stelle che intercetta costellazioni, un’ombra curiosa che esplora il fuori campo, un viaggio di valigie d’altri mondi, un battibecco di disturbi sonori e intermittenze luminose. Una cometa lampeggia e risveglia gli anni Ottanta. Polvere di stelle. I lucidi inganni di allora, i sogni lucidi di oggi.

Il videoambiente è composto da sette installazioni ognuna dedicata a una lampada iconica della collezione Memphis. Una ulteriore installazione situata alla fine del percorso espositivo, rende omaggio al lavoro del 1982, dove il portafrutta d’argento “Murmansk” disegnato da Ettore Sottsass, si riflette nei disturbi video di un vecchio monitor a tubo catodico.