Due corpi rannicchiati in una proiezione a pavimento interattiva

CORO

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CORO

CORO

ambienti sensibili

Torino, Mole Antonelliana, 1995
  • Descrizione
  • Dettagli Tecnici
  • Credits

Al centro dello spazio, come un grande tappeto, compare un feltro parzialmente srotolato. Le immagini proiettate formano una tessitura che sembra sostituirsi ai simboli e alle figure dei decori tradizionali. Il tappeto è territorio nomade, è spazio di incontro, è simbolo di potere secolare o spirituale.

Sul tappeto dell’installazione si sviluppa una nuova geografia di corpi inerti, pronti a reagire al passaggio del visitatore: sono metafora di una cosmogonia sottoposta ai piedi dei potenti. Quando un piede preme su una figura, calpestandola, quella reagisce, si muove, esclama. I visitatori attraversano lo spazio, camminando sulle molte figure che si scompongono, ribattono, urlano. A poco a poco, dai movimenti dei corpi calpestati un coro prende vita.

9 programmi video
9 videoproiettori
6 diaproiettori
9 lettori multimediali
1 computer
1 sistema di interazione IR per tracciare il movimento
18 casse audio
progetto luci
1 tappeto semiarrotolato

Ideazione Fabio Cirifino, Paolo Rosa
Regia Paolo Rosa
Fotografia Fabio Cirifino
Riprese video Riccardo Apuzzo, Mario Coccimiglio
Montaggio video Alberto Morelli
Suoni e musica Davide Rosa
Sistemi tecnologici e interattivi Stefano Roveda
Performers F. Abenavoli, M. Annunziata, F. Apuzzo, R. Apuzzo, C. Aricò, S. Badjc, L. Barazzetti, S. Bigazzi, A. Bondio, M. Caiazzo, A. Citterio, C. De Angelis, C. Giorgi, I. Kerechi, L. Molteni, A. Parmigiani, S. Petri, S. Polinoro, A. Puppin, D. Sala, G. Sala, D. Sgalippa, M. Sgalippa
Consulenza etno-archeologica Giulio Calegari