CORREVA COME UN LUNGO SEGNO BIANCO
(Storie per corse n.2)
Spettacolo
Roma, Giardini Villa Medici, Roma Europa festival, 1986
La vicenda di questo spettacolo, che sviluppa il progetto Storie per corse, si dissolve in uno scenario fitto di bambù che, in modo meraviglioso e inquietante, cerca di imprigionare le immagini senza mai rendercele nella loro integrità. Lo spazio è attraversato da un segno luminoso: un lungo percorso di schermi orizzontali su cui scivolano differenti tracciati. Su di esso gravita la storia di Orfeo: il suo canto che aveva domato animali selvatici, Dèi, uomini, cose. L’inseguimento e la discesa agli inferi e infine la lunga strada bianca che attraversa il buio. Lo sguardo all’indietro fa svanire l’immagine. Metaforicamente la corsa di Orfeo è la nostra corsa per cercare un orientamento nel labirinto della condizione contemporanea,dove spesso occorre individuare nel movimento ciò che lo produce.
Descrizione tecnica
5 performer, un cantante, 40 monitor, 4 videocamere
Crediti
Produzione Roma Europa FestivalIdeazione Giorgio Barberio Corsetti, Fabio Cirifino, Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi Regia teatrale Giorgio Barberio Corsetti Regia video Paolo Rosa, Leonardo SangiorgiCollaborazione alla regia video Elena DapportoFotografia e progetto luci Fabio Cirifino Riprese video Giuseppe Baresi, Mario Coccimiglio, Italo Pesce Delfino Montaggio video David MartinezSuoni e musica Roberto Musci, Giovanni Venosta
Performers Anna Paola Bacalov, Sandro Bittuleri, Philippe Barbut, Giorgio Barberio Corsetti, Giovanna Nazzaro, Benedetto FannaProduzione esecutiva Salvatore Sansonetti




